Comportamento ai tempi dei social network

Comportamento ai tempi dei social network

Privacy, depressione, studio, lavoro e ricerca del benessere sono solo alcuni dei temi divenuti attualissimi nell’epoca di internet e dei social network. Passando per applicazioni, social e siti web più o meno strampalati, l’informatica e la rete hanno completamente rivoluzionato i comportamenti di giovani e meno giovani. Scopriamo come, dove e perché. Spesso valvola di sfogo di chi vive un momento di difficoltà, i social network potrebbero presto essere utilizzati per segnalare il disagio di chi ha intenzione di farla finita e intervenire prima che sia troppo tardi.

Pionieristico in questo senso è il Durkheim Project, un’iniziativa nata a Boston e finanziata dal Dipartimento per la Difesa degli Stati Uniti, che utilizza l’intelligenza artificiale per individuare, tramite una app da scaricare su pc, tablet e smartphone, frasi e parole allarmanti negli aggiornamenti di stato dei profili Facebook, Twitter e Linkedln dei veterani dell’esercito Usa (categoria considerata a rischio). Il progetto, che prende il nome dal sociologo francese Emile Durkheim, famoso per i suoi studi sul suicidio, è ristretto ai volontari che scelgano di partecipare e si limita, per ora, a un’osservazione passiva, ma potrebbe seguire in futuro un intervento clinico. L’iniziativa si basa sul fatto che più del 65% delle persone che commettono suicidio aveva utilizzato termini che denunciano ansia e paura sul proprio profilo social.

Come tutelare la propria privacy su internet

Il sito Prism-break.org offre uno schema molto semplice per sfuggire alla sorveglianza dei propri movimenti sul Web, tema divenuto caldo con la rivelazione di Prism, il sistema di monitoraggio elettronico, usato dal governo Usa al di là di ogni tutela della privacy. Ad esempio, il sito suggerisce di preferire ai sistemi operativi Microsoft e Apple, sistemi open source come Fedora o Linux. Tra i motori di ricerca invece di Google si può utilizzare duckduckgo.com che non fornisce i dati di navigazione a terzi, neppure per banner pubblicitari. Attenzione anche ai sistemi di conservazione e trasferimento file. Invece di Dropbox, Googledrive e Apple iCloud, si consigliano sparkleshare.org o owncloud.org.

Imparare on line

Almeno nel senso che ci mette a disposizione molti strumenti che ci danno la possibilità di imparare più facilmente. Lo afferma Open forum, una società di business che ha segnalato i siti che offrono più strumenti per “arricchirsi”: Clipped ad esempio fornisce un estratto delle informazioni più importanti di articoli e documenti trasformandoli in brevi notizie. Coursera e Khan Academy offrono lezioni gratuite online con tanto di esercizi interattivi su temi che riguardano le discipline umanistiche, mediche, le scienze sociali, la matematica, l’economia e la tecnologia. E poi ancora, le conferenze gratuite di Ted, le infografiche di Good-is, Memrise e Lang-8 per le lingue straniere. Infine, Codeacademy per imparare a… creare nuovi siti e moltiplicare l’effetto benefico della Rete!