Comodità delle sedie da ufficio

Comodità delle sedie da ufficio

Esistono molti nomi per identificare le sedie da ufficio, alcuni le chiamano poltrone girevoli altri sedie. In ogni caso stiamo parlando sempre di quella tipologia di sedia imbottita, integrata su un asse che permette la rotazione a 360 gradi.

Come riconoscere le vere sedie da ufficio?

Chi non ha mai lavorato in uno studio professionale o fa poca attenzione ai dettagli, sicuramente non si sarà mai accorto di questi prodotti. Pensate che la prima sedia girevole fu creata da Thomas Jefferson, oggi vengono utilizzate non solo negli istituti pubblici ai giorni nostri fanno parte anche delle case dove le persone studiano o lavorano in totale comodità.

Il vantaggio principale nell’utilizzo di questo prodotto è la spalliera imbottita e solitamente rivestita in un tessuto simile alla pelle, con braccioli laterali in plastica, in pelle oppure in metallo. Non tutti i modelli sono uguali, infatti, alcune sedie girevoli da ufficio rhanno una reclinazione che arriva solo fino ad un certo punto, con un’altezza regolabile tramite sistemi pneumatici.

Le comodità da non sottovalutare

L’altezza delle sedie è regolabile, infatti, le versioni ergonomiche da ufficio devono essere così per offrire il maggior comfort possibile a chi passa tanto tempo seduto. La leva per la regolazione è il sistema integrato appositamente per questo motivo, per una buona posizione si dovrebbe avere un altezza che va dai 40 ai 55 centimetri da terra. I piedi sono posizionati sul pavimento con le gambe e le braccia orizzontali e parallele alla scrivania.

Molto importante anche la larghezza della seduta e la sua profondità, le sedie classiche dovrebbero avere una larghezza per sostenere ogni tipo di persona. I modelli comodi hanno le seguenti caratteristiche:

  • Larghezza da 43 a 50 cm con una seduta normale.
  • La profondità deve offrire all’utente di sedersi contro lo schienale.

Il supporto lombare per una sedia ergonomica offre il sostegno dalla parte inferiore è fondamentale, infatti, per avere il miglior comfort è quello di ottenere una regolazione anche a questo livello. In questo modo chi si siede può ottenere la misura adeguata in base alla curva della spina dorsale.

Non da meno lo schienale di una sedia da ufficio, che non dovrebbe mai superare i 48 cm, nei casi in cui risulti separato, deve poter essere regolato in altezza e inclinazione per offrire una curva naturale. Mentre nella versione ad unico pezzo è consigliabile avere una regolazione che permetta di spostarsi avanti e indietro.

Distruggi documenti: utile prodotto per mille motivazioni

Distruggi documenti utile per mille motivazioni

Il distruggi documenti è un prodotto tecnologico indispensabile per privati o aziende, infatti, per legge gli enti commerciali devono adottare delle misure per ridurre la perdita di dati sensibili relativi alla clientela. Ecco che il prodotto diventa un valido alleato per tutelarsi da circolazione inopportuna dei dati. Ma cosa si distrugge e come? Il distruggi documenti è fondamentale per eliminare i documenti che riguardano informazioni personali di qualsiasi genere, estratti conto e report bancari, dati riguardanti carte di credito o relativi a transazioni economiche, buste paga, documenti legali, liste fornitori e curriculum vitae.

Ovviamente possono essere distrutti nel giro di pochissimi secondi, anche tutti quei fogli dove sono presenti informazioni delicate sui vostri clienti e sugli acquisti effettuati. In privato possono essere eliminati, documenti con il vostro nome e cognome, una volta finiti nella spazzatura dopo esser stati tritati non avranno alcuna validità e nessuno potrà pensare alla possibilità di rubare i vostri dati.

Le mille varianti del distruggi documenti

Le varianti del distruggidocumenti sono varie: Leggero utilizzato solo per momenti occasioni private, quindi per un massimo di 20 al giorno tritati. Questa è la soluzione perfetta per chi non ha molti documenti da eliminare o per le piccole aziende che hanno un numero ridotto di dipendenti. Le altre versioni dipendono molto dalle vostre esigenze, di solito si utilizzano distrutti documenti veloci per chi ha la necessità di distruggere almeno 100 fogli al giorno.

Ovviamente ognuno di questi modelli, garantisce la massima sicurezza grazie ai livelli di protezione che sono suddivisi in base, medio e alto. Può capitare in maniera accidentale che la vostra cravatta vada ad inserirsi all’interno dello strumento bloccandovi, per questo motivo è molto importante cercare sempre di utilizzare il distruggi documenti nella maniera migliore. Esistono alcune precauzioni da prendere in considerazione:

  • Non inserite mai un numero di fogli superiore a quelli previsti da impostazioni di fabbrica
  • No anche ai fogli di plastica con adesivi o con punti metallici, il loro utilizzo non farà altro che rendere la superficie poco difficile da utilizzare

La sicurezza non è mai troppa, visto che i nuovi distruggi documenti lo permettono, quando non utilizzate il dispositivo, assicuratevi di poter posizionare la leva integrata su off o standby. In questo modo pur integrando un foglio se non avverrà lo sblocco manuale, il foglio non verrà ridotto a strisce sottili ma rimarrà bloccato.

Nascita dell’industria nel mondo moderno

Nascita dell’industria nel mondo moderno

L’industria è l’attività umana che ha per scopo la trasformazione delle materie prime in prodotti finiti, pronti per l’uso, o in altri prodotti pronti ad essere ulteriormente trasformati, mediante una speciale organizzazione del capitale e del lavoro. Diverse sono le fasi attraverso cui c’è stata l’evoluzione industriale nel tempo. Una prima fase, che si estende dall’epoca delle società primitive al primo Medioevo, si può chiamare di famiglia o domestica: gli uomini sono divisi in piccoli gruppi economicamente autonomi. Ciascun gruppo basta a se stesso e non produce se non quanto prevede di consumare immediatamente o in un vicino futuro.

Per famiglia non si deve tuttavia intendere il gruppo che oggigiorno forma la base della società: la famiglia patriarcale è in genere assai numerosa e comprende, oltre all’avo e ai suoi discendenti che vivono con gli schiavi e i servi artificialmente incorporati nella familia. Il patrizio romano e il signore feudale sono capi di familiae composte anche da centinaia di persone occupate in attività diverse, tutte intese al soddisfacimento dei bisogni del gruppo. Già nella familia si osserva una rudimentale divisione del lavoro la quale si accentua allorché un membro di essa si stacca e va ad offrire ad altri il lavoro nel quale si è specializzato, dando luogo alla primitiva figura del salariato che lavora per conto d’altri la merce fornita da questi.

Il lavoratore ambulante a un certo punto smette questa caratteristica: si fissa in un luogo e non è piú lui che cerca il cliente ma il cliente che cerca lui. Non sono piú gli altri che gli dànno la merce da trasformare e gli utensili necessari, ma egli stesso che possiede scorte adatte e utensili. Non dispone ancora di salariati si fa aiutare dai familiari e da qualche allievo. Questa fase è caratteristica dell’economia urbana del Medioevo. Egli lavora soltanto per il ristretto mercato che gli sta intorno e si associa ad altri artigiani che esercitano la stessa sua attività, costituendo il germe delle corporazioni che tanta importanza hanno nella storia economica e politica medievale.

Come nasce un imprenditore?

Con l’evolversi della cultura, con l’aumentare della ricchezza, con lo svilupparsi delle comunicazioni e dei contatti tra città e città, tra città e magna, il mercato si allarga, le fiere diventano un formidabile mezzo per l’intensificazione degli scambi commerciali. La concorrenza di altri lavoratori del suo stesso mestiere, operanti in altre città e addirittura in altre nazioni, lo costringono a passare all’attacco, a cercare degli sbocchi fuori dal proprio tradizionale centro. Per far questo gli occorre un intermediario che gli indichi i mercati piú adatti, che lo informi del genere merce piú domandato, che si incarichi del trasporto, del collocamento prodotto, della riscossione del suo prezzo.

Questo intermediario ha prima esclusivamente la figura del mercante. In una fase successiva il mercante si trasforma in imprenditore, cioè ordina agli artigiani; con i quali ha rapporti, di fabbricare quella determinata merce in quel determinato modo, spesso fornisce la materia prima e gli utensili per lavorarla. L’artigiano perde i contatti coi clienti, lavora esclusivamente per l’imprenditore il quale in breve volgere di tempo diventa il padrone che dà un salario al lavoratore e conserva la proprietà della merce e degli attrezzi.