La vita artificiale dei robot

vita artificiale dei robot

Fonti d’ispirazione secolare per il cinema e la letteratura, i robot rappresentano il prototipo dell’uomo virtuale, ossia dell’uomo che da solo riesce a ricreare se stesso per mezzo del suo ingegno e della propria intelligenza. Il robot è dunque un meccanismo atto a imitare i movimenti dell’uomo e degli animali. Le leggende dicono che Archita di Taranto avesse costruito un colomba volante, Leonardo da Vinci un leone che presentava gli omaggi a Francesco I, Cartesio una fanciulla chiamata Arcine. Ma fu nel ‘700 che vennero fabbricati moltissimi robot.

Famoso il suonatore di flauto del Vaucanson presentato anche alla accademia delle Scienze di Parigi. Il movimento di questi robot era ottenuto mediante molle. Anche nel sec. XIX fu costruito qualche robot come, ad esempio, quello del meccanico viennese Faber, esposto a Londra nel 1880. In tempi piú recenti, benché questi meccanismi abbiano cessato di destare interesse e curiosità, di tanto in tanto qualche robot viene costruito.

Fra i più noti di cui si ha notizia, sono l’uomo meccanico costruito nel 1952 dagli ingegneri A. Huber e P. Steuer e chiamato Sabor, e quello chiamato Anatole costruito nell’anno 1947 da un ingegnere francese. Questi robot possono eseguire movimenti diversi, rispondendo ad alcune domande, muovere braccia e labbra, percorrere distanze brevi, fumare. Inoltre sono dotati di un impianto radiotrasmettitore che gli consente di rispondere ai comandi per mezzo di onde vocali o direttamente attraverso gesti concreti.

Il robot ai tempi dell’Europa

Nonostante oggi sia venuto meno l’interesse da parte dei ricercatori nel progettare robot che siano quanto più possibile simili all’uomo, è pur vero che una fetta importante della meccanica e dell’ingegneria si dedica ancora con passione alla progettazione di automi. Ne è un esempio quello messo a punto dalla comunità europea che si chiama Accompany. Si tratta di un piccolo grande robot, progettato per aiutare gli anziani a compiere i piccoli grandi gesti che li vedono protagonisti quotidianamente.

Un aiuto robotico capace di interagire ‘realmente’ con gli esseri umani, al punto da aiutarli a pulire casa, a scrivere al computer o semplicemente ad aprire porte e finestre. Detto così, potrebbe sembrare inutile; in realtà, per le persone che sono più in là con l’età, che hanno bisogno di assistenza fuori e dentro casa, un robot del genere potrebbe rappresentare un valido sostegno oltre che una bella opportunità di risparmio, dal momento che consentirebbe di evitare le spese previste per le donne delle pulizie o per le badanti. I robot, quindi, sono ancora alla moda e probabilmente lo saranno ancora per molto tempo.