Cosa sono i veicoli ad aria compressa?

Cosa sono i veicoli ad aria compressa

I veicoli ad aria compressa non usano carburanti né elettricità e sono in circolazione da anni, ma come fanno a muoversi? Si tratta di un meccanismo di funzionamento abbastanza datato che, tuttavia, grazie alle nuove tecnologie e all’avanzamento della scienza è riuscito a mantenersi attuale nel tempo, garantendo risparmi economici e benefici per l’ambiente. Il principio è molto simile a quello dei normali motori a combustione, perché sfruttano un motore a pistoni per far muovere un veicolo.

Tuttavia un motore a combustione utilizza una miscela esplosiva di aria e combustibile per azionarli, mentre il motore ad aria compressa ottiene lo stesso risultato sfruttando l’aria compressa prelevata da un serbatoio. Veicoli di questo tipo questo tipo sono stati usati fin dal 19° per i treni delle miniere. In epoca recente, le case automobilistiche come Honda e Peugeot hanno presentato prototipi ad aria compressa, a dimostrazione che questo sistema potrebbe ancora valido. I motori ad aria compressa sono meno potenti di quelli a scoppio, per cui le vetture sono piccole e leggere in modo da avere un’autonomia ragionevole.

L’aria viene riscaldata appena lascia il serbatoio, aumentando ulteriormente il volume e fornendo quindi maggiore potenza al motore. L’aria entra in un motore simile a quello a combustione normale, che usa i pistoni per muovere un albero a gomiti. I serbatori del motore, invece, sono realizzati in metallo e sono in grado di resistere alle più alte temperature e pressioni necessarie per comprimere l’aria. E’ bene sapere, poi, che anche nei veicoli ibridi un piccolo motore elettrico può essere alimentato da un motore ad aria usato per caricare le batterie.

Come funzionano le sospensioni attive?

L’assetto delle auto non dovrebbe essere sempre uguale: a condizioni diverse deve corrispondere un diverso comportamento. Per esempio, le sospensioni rigide sono utili nelle gare automobilistiche, mentre per l’auto di tutti i giorni servono sospensioni più morbide che rendano confortevole il viaggio. Per questo tornano molto comode le sospensioni attive che si adattano elettronicamente alla situazione. I sensori rilevano i movimenti dell’auto e inviano i dati all’unità di controllo del motore (ECU).

Se l’ECU rileva un uso “sportivo”, le valvole a serranda bloccano il flusso di olio nel canale di bypass, irrigidendo le sospensioni, altrimenti le valvole si aprono rendendo l’assetto più “morbido”. I veicoli ad aria compressa dunque, pur essendo in funzione da anni, potrebbero essere protagonisti di una nuova spinta innovativa. Del resto l’interesse delle principali case automobilistiche nei confronti dei veicoli ad aria compressa è crescente e non è detto che già dal prossimo anno non vengano presentati i primi prototipi, più potenti e moderni, presso le principali esposizioni del mondo.